Sono le 6.30 del mattino quando sto iniziando a scrivere questa newsletter e, credetemi, ci sono già 27 gradi. Non ne posso veramente più di questo caldo. Ho passato l’ultima nottata a sudare come non so cosa perché anche l’aria condizionata ha ceduto e non ha dato segni di rialzo. Io morto. Mio figlio marcio. La mia compagna pure. Non ne possiamo veramente più.




