CasaOS: ho sostituito il mio NAS Synology e non torno indietro
CasaOS mi ha conquistato sostituendo il mio vecchio NAS di Synology in maniera definitiva.
Ormai ho dismesso il mio precedente NAS da qualche mese e devo dire che non ne sto sentendo affatto la mancanza. Nel mentre sono venute fuori delle cose anche su Synology che mi hanno fatto dire che forse ho scelto il momento giusto per andare via e migrare da quel contesto.
Configurare un Raspberry PI non è chiaramente semplice ma, da caprone quale sono in questo ambito, vi dico che in realtà è veramente veramente una cavolata installare CasaOS. Ecco il sistema operativo ha fatto la differenza ammetto. Già perché se avessi dovuto usare Raspian, con ogni probabilità non avrei mai dismesso il mio Synology. Invece no, ho trovato in Rete tante informazioni su CasaOS e devo dire che ad oggi mi sta ancora stupendo.
L’installazione è stata veramente molto molto rapida come vi ho già detto qui. Veramente comodissimo ed in meno di qualche minuto è tutto operativo. Considerate che ho impiegato più tempo ad assemblare il Raspberry che a configurare il sistema operativo.
Di contro i NAS di Synology, una volta tirati fuori dalla confezione sono già pronti all’uso. Quello che in gergo tecnico viene definito plug&play. Mettete solamente il disco (mi raccomando sempre meccanico) e create il vostro account. Ecco un aspetto che ha sicuramente giovato a CasaOS nell’approccio nei miei confronti è stato proprio questo. Anche qui ho avuto la stessa sensazione del sistema operativo di Synology: plug&play. Certo ho installato io l’os e non era già arrivato pronto all’uso. Ma parliamo di un prodotto, il raspberry, che costa la metà del mio vecchio NAS. Compromessi? si grazie. Poi mi piace anche mettere le mani in pasta sono sincero. Per cui quei dieci minuti iniziali di configurazione me li sono anche goduti a modo mio.
Ad oggi non mi è cambiato nulla, anzi ho pure incrementato le prestazioni e le funzioni svolte dal mio NAS domestico. Per non parlare dei miei 4 obiettivi relativi a ciò che volevo dal NAS:
silenzioso;
Piccolo e poco ingombrante;
Potenzialmente con ricarica tramite cavo USB-C;
Che non scaldasse.
4/4 ho fatto. E poi sono “padrone” di ciò che ho messo in piedi. Ok è una forzatura a modo suo, ma capiamoci non è poi così male come situazione eh. Ho poi la possibilità di creare tutti i miei backup del caso. Di installare sopra Immich per le foto o Pi-Hole per il controllo della rete. Insomma è sicuramente più versatile come prodotto finale.
Cosa vi serve:
Raspberry Pi, consiglio sempre il 5 con 4GB di RAM;
SSD, io ho preso questo in offerta;
Case con supporto ad SSD;
Piastra di espansione.
Tempo di montaggio? Veramente dieci, massimo quindici minuti ragazzi non di più.
Tirando le somme devo e voglio dire che ad oggi per me questa configurazione è decisamente più funzionale e concreta della precedente. Mi sento più sicuro sui quattro punti prima citati e da me richiesti. Oltre al fatto che ho costruito io il tutto con le mie mani (cosa che adoro sempre di più). Non ho avuto problemi di stabilità, di riavvii o di altre operazioni non richieste che hanno mandato in crash il sistema. Uso regolarmente questo sistema operativo per streammare anche musica e film tramite la Apple TV e per backuppare foto e video di famiglia. Per non parlare poi dell’’avere un cloud personale sempre lì pronto per te. Insomma Synology aveva una sua concretezza che mi ha aperto a questo mondo, ma senza dubbio CasaOS per me è stato un passo in avanti sotto tantissimi punti di vista.
Consiglio? Assolutamente si. Se volete come regalo di natale secondo me non è affatto male, anzi potrebbe piacere a tantissimi. Perchè no? Pensateci davvero.
Questo post è stato interamente scritto dal mio iPad Air M1.
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