Fotografare le Cinque Terre con Google Pixel 6a
Il Google Pixel 6a rimane oggi un telefono concreto, affidabile e da un ottimo comparto fotografico.
Sono stato per un weekend intero alle Cinque Terre durante queste vacanze di Pasqua. Prima di partire ero alla ricerca di un telefono Android da affiancare al mio iPhone 13 Pro dopo i “problemi” avuti con S23 Ultra e Xiaomi 13. Ero tentato da qualche altro modello sono sincero, ma poi alla fine ho ceduto ed ho preso il Google Pixel 6a per la terza volta. Si avete letto bene tre. Ho preso praticamente tutti i colori alla fine ed ora sono con il modello Salvia (bellissimo).
Cosa cercavo? Un dispositivo fluido in generale e con una fotocamera punta e scatta che mi desse soddisfazioni. Non che lo Xiaomi 13 ed S23 Ultra non me le dessero, però ammetto che per il mio uso in generale la fotocamera di Google con le sue ottimizzazioni non ha eguali. Ho un cane piccolo, sempre in movimento e quindi per me è fondamentale avere uno smartphone che mi faccia cogliere al volo quell’attimo. Con gli altri due modelli potevo ottenere delle foto più complesse ed elaborate nonché qualitativamente superiori, ma ne facevo una ogni 10⁄15.
Vi riassumo il mio contesto attorno di scatto in vacanza:
cane in braccio per via delle troppe persone presenti;
telefono nella tasca sinistra;
zaino in spalla;
turisti da scansare.
Bene ora che vi ho reso l’idea vi dico come scattavo: prendevo il telefono dalla tasca del jeans, premevo due volte il pulsante di accensione, puntavo e via clic. Tutte le foto le ho realizzate così, non sto scherzando.
Vi lascio qualche dettaglio per farvi capire e tiriamo poi delle conclusioni su alcuni aspetti.
Parliamo delle fotografie. Non sono un fotografo, nemmeno un tecnico. Sono un consumatore che vuole tutto e subito purtroppo. A me queste foto da rivedere su tablet, telefono ecc ecc piacciono. Specie quella al tramonto che mi fa impazzire. Un telefono che in queste condizioni mi permette di essere così efficiente beh wow. Ho “buttato” si e no 5⁄6 foto su 150. Direi ottimo. Va anche detto che ero però nelle condizioni di luce perfette. Giornate di sole pieno con colori fantastici. Facendo altre prove, ciò che mi rassicura è che in casa, con delle condizioni di luce particolari, iPhone 13, Xiaomi 13 e S23 Ultra hanno fatto spesso fatica mentre lui no. Qui posso dire con certezza che 6⁄7 foto su 10 spesso erano da buttare con quegli smartphone, mentre con il Pixel 6a ne scarto 2 massimo 3. Il merito, senza dubbio, è dell’algoritmo di Google che fatto passi da gigante. Se poi penso al fatto che stiamo parlando di un sensore fotografico di 4 anni fa… L’iPhone 13 Pro non è che non mi desse più soddisfazioni da quel punto di vista, ma ultimamente non so c’era qualcosa che non mi quadrava. Forse mi stavo solo annoiando come detto prima.
Allora il Pixel 6a è il telefono che fa per me nel contesto odierno. Android 13 ha una bella fluidità e ti permette di staccare da quell’essere monotono che invece iOS è ormai da qualche anno. Ammetto che trovo la UI di Android più armoniosa sebbene meno “snella”, ma più interessante per il mio utilizzo di oggi. Detto questo ho molte più personalizzazioni e dettagli che posso toccare, non so mi è tornato questo animo smanettone che vi devo dire. Sentivo la mancanza di Android. Come scrivevo poi su Twitter, bella la MIUI, belle le personalizzazioni di Samsung ma Android puro è tutt’altra cosa. La fluidità generale e la bellezza d’uso delle app sui Pixel è impagabile purtroppo. Ci sono delle limitazioni. Non ho DeX ad esempio ma posso anche farmene una ragione, per il mio utilizzo.
C’è poi un secondo aspetto che per me sta diventando più che mai importante. Ho speso 350 euro per un telefono che mi da tutto ciò che mi serve. Son serio. Di soldi ne ho spesi e buttati via parecchi e mai come in questo 2023 vi posso dire che non spenderò nuovamente 1600 euro per un telefono. Ci ho provato, ma non mi sentivo in pace con me stesso alla fine. Anzi, più di 700€, sia chiaro. Qui è vero che non ho preso la promo a 399 euro con le Buds incluse, ma ho speso comunque un terzo di un iPhone per fare le stesse medesime cose. Sia chiaro che non voglio convincere nessuno, riporto solamente la mia esperienza ed il mio utilizzo generale di tutti i giorni.
Pur conoscendolo già, questo Google Pixel 6a mi ha dato veramente gusto nell’utilizzarlo in questi giorni.Considerate che nel we passato, non ho mai toccato l’iPhone. Rimaneva nel borsello con il portafoglio e stop. Una chicca? iPhone mai usato che arrivava a sera con 40% di batteria. Il Pixel 6a invece che veniva usato tutto il giorno con il 50⁄60%. Eppure il mio 13 Pro è stato appena sostituito, quindi la batteria è nuova di pacca.
Mi sento in grado di abbandonare l’iPhone? Da un lato si, specie vedendo che in molti contesti la controparte Android è arrivata. Per altri no, son sincero. Vivere a metà fra i due mondi è chiaramente molto bello, ma non penso tu possa trarre il buono fino in fondo di uno e dell’altro così facendo. Poi a me l’equazione minima spesa massima resa fa impazzire e se penso ai 1339 euro per un iPhone 14 Pro mi viene da dare di matto, son sincero. Sono un grande fan di Apple, lo sapete, ma penso che in questo modo si stia andando verso sentiero tanto complicato. Discorso analogo per i top di gamma Android che per primo ho comprato in questo 2023.
Se posso dare un consiglio, riflettete sempre bene sulla spesa che affrontate per un telefono. Io non ci lavoro, mi diletto a fotografare il mio cagnolino ed i paesaggi. Poi navigo, scrivo messaggi e faccio chiamate, stop. Per il sito e per lavorare uso un PC. Non voglio tutto da un singolo prodotto per quanto posso capire sia comodo. Mi fa sorridere che, grazie al software, un telefono “economico” da 350 euro, per me, vada meglio nei contesti di cui vi ho parlato di un top di gamma da oltre 1000 euro.
Brava Google.