Ho sostituito Pocket con GoodLinks
Non ho mai digerito Pocket come servizio di read it later, finalmente lo ho sostituito con GoodLinks.
I servizi di read it later sono comodi. Li ho sempre usati nel tempo e trovai tanto tempo fa una quadra con Instapaper. Poi ebbe mille problemi con l’UE che ne limitò non poco l’utilizzo. Decisi quindi di passare a malincuore a Pocket e via. Qui persi tantissimi link negli anni oltre a non avere una gestione che mi sia mai realmente piaciuta. Sommiamoci poi l’ulteriore modifica di modello di qualche anno fa con un passaggio anche fra articoli sponsorizzati. Insomma, perché continuare? Ammetto che non è mai stato un servizio che ho amato, in cui ho creduto e che mi sono sentito persino di voler supportare. Certo sarei potuto tornare ad Instapaper, ma mi sono interrogato sul fatto se avesse realmente senso oppure no.
Cercando e scandagliando, avendo eliminato ogni possibile prodotto Android in questo momento, ho cercato un prodotto che fosse nativo e che mi permettesse di avere un’organizzazione più strutturata, dettagliata ed organizzata di tutti i link che avrei voluto mantenere ed organizzare negli anni. Grazie alla recensione di Macstories, mi sono convinto: GoodLinks.
Partiamo dai contro, anche se non sono proprio convinto di definirli così. L’app costa 9,99 euro a cui vanno aggiunti 4,99 euro annuali, a partire dal secondo anno di utilizzo, qualora si vogliano ulteriormente avere le ultime novità e supportare lo sviluppatore. Però, posso dire? Se il servizio vale, perché non supportare? Sapete quanto io sia braccino corto ed odii gli abbonamenti, ma porca miseria perché no? Vedremo comunque dopo un anno, mi sono messo un reminder tranquilli.
Ad ogni modo trovo molto comoda la possibilità di salvare un link sia come se fosse già stato letto oppure no, tanto che hai a disposizione poi un filtro dedicato per questa opzione. Sono presenti ovviamente i tag personalizzati che potete creare a vostro piacere (es ipaddista, raspberry ecc ecc). Infine è comodissima la funzione di Highlighted ovvero della possibilità di andare a sottolineare delle parti di testo e tenerle salvate con un apposito filtro che ci permette di recuperarle al volo.
Dopo una settimana di utilizzo posso dire un paio di cose interessanti:
Sicuramente l’essere un’applicazione nativa di iOS/iPadOS si vede e giova nell’uso quotidiano. Pocket era diventata pesante e troppo carica anche solo a livello visivo;
Più ordine: lo so, è una cosa personale e soprattutto mentale, ma la trovo molto meglio organizzata e semplice;
Universal App: su iPhone, iPad e mac senza distinzione.
Una ventata sicuramente di aria fresca che ci voleva.
Questo post è stato interamente scritto dal mio iPad Mini A17 Pro
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