iDuoPad: ho costruito il mio iPad perfetto
Questo doppio iPad era nella mia testa da anni e devo dire che, per quanto strano, a modo suo può risultare comodo.
Il mondo iPad mi attrae come non mai. Lo odio, lo amo e poi alla fine ci ritorno sempre. Lo ho sempre definito come quel grande amore che non passa mai e che nonostante ti tradisca, ti faccia male, ti demolisca alla fine é sempre quello per cui faresti di tutto e daresti l’anima. Fatta questa doverosa premessa, specie per chi segue il canale Telegram dove ha a che fare con le mie pazzie quotidiane, ora parliamo di questo mostro che ho creato: iDuoPad.
Ma da cosa è composto questo iDuoPad?
La base è un iPad Air M1 da 64 GB, un modello basic che ho ripreso di recente tramite subito.it ad un prezzo folle. C’è poi la Magic Keyboard che avevo. Mi sarebbe piaciuto passare ala Logi Combo Touch, ma non era utile in questa situazione. Infine c’è il nuovo iPad Mini A17 Pro da 128 GB con modulo 5G. Perchè questa scelta? Perchè 1 è molto più portatile dell’Air ed ho intenzione di portarlo in viaggio per girare, vedere mappe, musei ecc ecc, poi perché non ho un secondo smartphone in cui inserire la seconda SIM di backup infine perché è stato appena aggiornato, sebbene non sia molto diverso dal precedente, ed avrà un lungo supporto davanti. E poi? Basta, niente di più. I prodotti questi sono, volendo ogni tanto uso il mouse non integrato della Magic Keyboard, ovvero un Logitech Pebble 2S che fa alla grandissima il suo sporco lavoro.
Ora vediamo come invece il tutto è stato “costruito”.
Sono partito da alcuni video online. In particolare mi sono incaponito con questo. Ho preso molto, moltissimo spunto alla fine. Quindi per prima cosa ho deciso di comprare il kit di Rolling Square per usare un tablet attraverso i magneti. Al suo interno troviamo due piastre magnetiche pieghevoli da agganciare ai nostri prodotti più tutta una serie di magneti che potremmo utilizzare anche per altri dispositivi. Ad esempio io ho agganciato le due piastre principali su un iPad, mentre due anelli sul Mac giusto se voglio mettere smartphone o tablet anche lì. Il kit è più che sufficiente e devo dire che avevo qualche dubbio sulla tenuta in merito invece no. A posteriori posso dire che Rolling Square ha fatto un ottimo lavoro e non posso che consigliare questo genere di prodotto non solo per il mio ambizioso progetto. La qualità, come dico sempre, si paga ma poi si sente nell’uso quotidiano e non solo.
Prese quindi le piastre magnetiche, ho incollato i due adesivi principali sulla Magic Keyboard. Li ho posizionati volutamente prima della piega di curvatura del tablet e, soprattutto, nella zona destra. Ok qui c’è da fare una precisazione per cui vado ad intralciare sicuramente l’uso della porta USB-C dell’iPad principale, ma metterlo a sinistra avrebbe compromesso l’uso del Touch ID. Fra le due opzioni, praticamente non usando mai la USB-C se non per la ricarica, ho preferito questa scelta. Sapete quante volte ho utilizzato realmente un hub o altro su iPad? 0. O se devo fare cose specifiche, ad esempio condivisione dello schermo esterno, controllo su HD esterni ecc ecc sicuramente non è attivo ed in piedi l’iDuoPad. Per quanto riguarda i magneti invece su iPad Mini chiaramente li ho messi nella zona posteriore sinistra alta. In questo modo non vanno nemmeno ad impattare per quanto riguarda le funzionalità e/o il wake up/standby. L’unica bega di questa situazione è che tutte le volte che devo usare l’iDuoPad devo rimuovere la cover dell’iPad Mini ma appunto per questo ho scelto un modello senza protezione dei bordi laterali e che va solo di magnete. Lo so, è un rischio per il tablet stesso, ma era una situazione di compromessi capiamoci. Ma il tutto regge? Assolutamente si. Avevo dei dubbi all’inizio ma quando poi è arrivato l’iPad mini e l’ho preso in mano mi sono subito tranquillizzato. L’altra paura che avevo riguardava la differenza di dimensioni fra il lato corto di iPad Air ed il lato lungo di iPad Mini. Avessi avuto il modello da 13 pollici di iPad sarebbe stato praticamente quasi speculare, mentre qui un minimo di differenza si vede per circa quel centimetro e mezzo. Visivamente ho “bilanciato” il tutto con la Pencil messa su iPad Air che si spezza dal punto di vista visivo, ma segue quasi la linea del Mini. Finezze, lo so ma purtroppo io guarda anche questo aspetto qui.
Il grosso del lavoro diciamo che è finito qui. Non c’è molto altro in realtà. O meglio sulla parte hardware. Potevo mettere il TinyRigs sempre attaccato alla Magic Keyboard, ma avrei caricato un peso inutile sul tablet principale a quale pro? Tanto ripongo tutto in una sleeve quando lo porto in giro per cui che senso aveva? Nessuno. Quando parto invece la monto. Perché a quel punto nello zaino tengo l’iPad Air mentre il Mini rimane a portata di mano insieme ad iPhone.
Ok, ma come lo uso?
Diciamo che nel lungo periodo questa vorrebbe/dovrebbe diventare la mia postazione definitiva di svago sul blog. Non avendo una postazione fissa con una scrivania dedicata, è chiaro che la mobilità diventa per me il core centrale di ogni dispositivo. In più viaggiando con un cane ed un neonato, meno peso ho e meglio è. Da questo punto di vista la modularità dell’iDuoPad mi permette anche di poter scegliere nel caso quale prodotto usare. Inoltre avere una SIM dati a disposizione, per quanto abbia sempre l’iPhone con me, è comunque una garanzia e poterli usare assieme diventa un must non da poco specie se pensiamo alla condivisione della rete tramite un semplice tocco. L’iPad Air rimane sempre il mio monitor principale, mentre il Mini diventa ausiliario. Un esempio è quello della gestione di questo testo che sto redigendo proprio in questa configurazione: Note + appunti su iPad Mini. Oppure quando pianifico le attività da fare, faccio report delle spese o meglio ancora quando sto navigando ed allo stesso tempo voglio sentire un podcast o seguire il telegiornale. Alla fine è un monitor in più che puoi sfruttare a tuo piacere.
Certo ci fosse maggiore integrazione sull’Universal Control sarebbe il massimo. Pensate avere una tastiera per gestire entrambi così come il puntatore di un mouse. Posso ovviare al problema con quei prodotti di Logitech multi dispositivo, ma sempre un pulsante devo premere per cambiare e passare da un iPad ad un altro. Non è chiaramente come avere un vero monitor esterno, questo va compreso. Certo la clipboard la posso copiare grazie al fatto di essere collegato alla medesima rete Wi-Fi, così come le immagini vengono caricate in maniera simultanea su iCloud e via dicendo. Però è un merito del cloud, non della loro connessione e del parlare assieme dei due prodotti.
Vi faccio un esempio. Una configurazione che mi sta piacendo moltissimo è quella del mattino quando raccolgo i miei pensieri su Day One e nel mentre guardo le puntate dei podcast usciti e metto in split screen su YouTube la diretta di SkyTG24. Lo so, è una cosa molto molto da nerd ma è una passione alla fine, no?
Ok e quali sono i lati negativi?
Principalmente 2.
Il prezzo.
La non interazione fra i due prodotti.
Lasciate per un attimo perdere il discorso che io abbia pagato poco o meno questo iPad Air. Come spese abbiamo:
719 euro per un iPad Air M2;
779 euro per un iPad Mini A17 Pro 5G;
299 euro per la Magic Keyboard;
49,99 euro per i magneti di Rolling Square.
Parliamo di 1850 euro circa. Avete letto bene. Indubbiamente si prende un MacBook Air con molto, molto ed ancora molto meno. Il mio concetto di base qui è, oltre alla passione ed all’essere nerd, è di usare iPad mini anche in altri contesti di cui vi parlerò a breve e che potrebbe rendere più bassa la percezione del suo costo. Hai tutto qui sia chiaro, pure una connessione internet indipendente volendo, però hai due prodotti da dover gestire, caricare, aggiornare ecc ecc.
La non interazione purtroppo non è bypassabile in alcun modo. Non dico che vi capiterà spesso di averci a che fare, ma chiaramente ogni tanto potrebbe anche essere frustrante.
In conclusione ammetto che questo è un esercizio, una forzatura e non per forza voglio dire che sia la configurazione che tutti debbano avere. Nel mio uso specifico ed in determinati contesti, ammetto che mi sta tornando molto molto comoda e ne sto apprezzando le potenzialità. Come detto l’iPad mini è un companion del mio iPad principale e, con questa configurazione, posso usarlo anche per scopi più complessi e dettagliati.
Il mio iDuoPad vuole essere un prodotto figlio della passione per il mondo iPad e, come tale, una passione rimane. Sorridete.
Questo post è stato interamente scritto dal mio iPad Air M1 e dal mio iPad Mini A17 Pro.
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