Progetto costi 0
Una sfida utopica ma non impossibile, ci sto provando azzerando il più possibile ogni cosa.
Qualche mese fa ho deciso di riprendere in mano e mettere sotto controllo le mie finanze. Sono sempre stato una persona che ha bisogno di avere una visione completa del proprio mondo e, quindi, perderla mi ha portato a fare non poche cavolate. Diventare padre è sicuramente una delle sfide più dure e difficili che posso affrontare e, giustamente, mi ha causato un po’ di ansia dal punto di vista economico.
Dopo vari errori, mi sono chiesto a cosa servisse tracciare ogni mia spesa in un bellissimo foglio Excel, se tanto poi non ottimizzavo né leggevo?
Da lì, mi sono messo in testa un paio di cose:
1. Ristrutturare prima e poi eliminare tutti i potenziali debiti accessori (escludendo il mutuo);
2. Sfruttare ciò che avevo nella vita.
Per quanto riguarda il primo punto, ammetto che tra la casa, le mie voglie tecnologiche, la mania compulsiva di acquisto, ecc., mi sono fatto prendere la mano. Da non avere nulla, mi sono ritrovato a riempire la casa di cose completamente inutili. Ad esempio, avevo due tablet, tre cuffie, due iPhone e vari dispositivi Android. Insomma, il superfluo mi accerchiava e non me ne rendevo conto.
Un altro aspetto legato a questo era il fattore tempo. Essere circondato da prodotti che, per carità, rappresentano la mia passione principale, è bello dal punto di vista esterno, ma all'atto pratico ti fa perdere un sacco di tempo inutile. Dopo aver provato in tutti i modi possibili, posso dire che stiamo parlando di una situazione di potenziale stress, in cui devi configurare, ricaricare, utilizzare, e così via. E quando pensate di sfruttarli tutti questi prodotti? Se c’è una cosa che ho imparato da mio padre, è l’importanza di avere poco ma di qualità. Questo principio, piano piano, ho dovuto farlo mio a 30 anni per poi applicarlo al resto della mia vita.
Per tornare a noi, mi trovo bene con un iPhone per tanti aspetti? Eccoci qui. Mi trovo bene con un altro prodotto? Eccoci lì. Però mi sono imposto dei limiti: 1 telefono, 1 tablet, 1 computer. E se dovesse succedere qualcosa? Non è un problema. Ho sempre vissuto con l’ansia di dover intervenire in qualche modo, ma viviamo in un mondo in cui Amazon consegna il giorno successivo. Quindi, se il telefono si rompe oggi, domani ne ho già uno nuovo a casa.
Il progetto “costi zero” con un bambino può sembrare utopico, ma non è così. Ad oggi posso dire di aver eliminato tutte le spese superflue e, anzi, di aver recuperato parte di quel denaro che non pensavo di avere e che era sempre bloccato per altre operazioni. Sembra poco, ma credetemi, una volta eliminate tutte le spese inutili, vi ritrovate con molta più disponibilità economica e mentale. È chiaro che, se uno è bravo e riesce a trasformare in oro tutto ciò che tocca, può pensare di chiudere un mutuo in pochi anni. Non è il mio caso, io metto mattone su mattone, pezzo su pezzo per sistemare tutto. Poi, chissà, magari domani un colpo di fortuna e via.
Ok ma cosa intendo con zero costi? Zero di tutto. Partiamo dalla cosa più vicina per me e legata al mio lavoro: il conto in banca. Perché magari oggi quando ci sono mille alternative? Fra le opzioni migliori, per me oggi, c’è isybank di Intesa Sanpaolo a canone zero con tutti i servizi di base che possono realmente bastare al 90% della popolazione. Passiamo poi alle carte di credito? Sono necessarie? Davvero? Rischiamo inutilmente di farci “del male” con il loro uso e credetemi che ho visto tante persone che hanno “subito” la loro influenza. Passiamo poi all’auto, le sue rate e la sua manutenzione. Azzerare qui i costi è quasi impossibile, ma ad esempio lo posso controllare. Se non uso molto la macchina posso pensare ad un’assicurazione al chilometro che mi copre è vero ma facendo poca strada in realtà mi permette di risparmiare non poco da questo punto di vista. Così come il fatto di magari avere una sola auto e non due in famiglia. Oggi come oggi, con lo smart working è possibile anche rimanere a distanza senza alcun tipo di problema ed anzi limitare i costi da questo punto di vista diventa persino molto più facile. Il Telepass? Ecco un esempio di un’uscita veramente stupida. Lasciamo perdere gli aumenti da canone in un monopolio che finalmente sta finendo, ma perché sostenere un costo mensile per un prodotto che magari uso una volta all’anno? Fortunatamente con la concorrenza sono arrivati i programmi pay-per-use che mi permettono di pagare il “canone” solo quando realmente uso il dispositivo. E via un’altra spesa in questo modo. Le spese del cellulare uguale, cercate l’operatore con il prezzo più basso del mercato in base alle vostre esigenze. Chiaramente lì sta a voi ma se ho la fibra FTTH a casa e spesso sono a casa fra lavoro e vita e viaggio molto poco per via degli impegni familiari, che senso ha spendere 20/30 al mese sul cellulare per avere il traffico illimitato? Alla fine basta avere un buon pacchetto di giga a disposizione per stare più che sereno.
Come anticipato nell’elenco puntato, imparate a sfruttare ciò che avete. Ho avuto per mesi un MacBook che non usavo né per passione e né per altro in casa. Prendeva polvere. Mi ritrovavo ad usare invece l’iPad come un MacBook salvo poi arrabbiarmi per le sue limitazioni e cercando altri dispositivi. Ma si può? Invece ho imparato piano piano ad usare al meglio i prodotti e cercare di spremerli. Discorso identico per l’Apple Watch, ve ne ho parlato qui. Ma si può dopo tanti anni di utilizzo? Ci metto il mio tempo, ormai è palese ed è un aspetto che ho ampiamente compreso del mio carattere. Sfruttate e spremete ciò che avete, siamo figli del consumismo in maniera veramente inutile.
Se posso darvi un consiglio, ricostruite le vostre uscite mensili. Da lì capirete dove vanno a finire i vostri soldi e cosa succede con essi. Un esempio banale è mangiare o fare colazione a casa. Sembra una cavolata, ma fa tantissimo, credetemi. In un solo mese, avendo capito questo "bug" delle mie routine, ho risparmiato circa 120 euro solo sulle colazioni. Non so, fate voi. Gli esempi banali che vi ho riportato qui sopra sono, come da indicazione, appunto stupidi ma credetemi che poi fanno ampiamente in un computo mensile.
E voi ci avete mai pensato?
Fatemi sapere.
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