Recensione Google Pixel 7a: le due facce
Ho aspettato il primo aggiornamento corposo per giudicare questo Google Pixel 7a, un telefono che mi sta piacendo.
A me questo Google Pixel 7a sta piacendo, ora. Potrei chiudere qui la questione e non tediarvi oltre. Invece voglio andare più in profondo sullo smartphone che può segnare un punto di svolta nell’ecosistema di Google.
Appena arrivato, come detto in precedenza, non ho avuto la stessa esperienza del Pixel 6a. Mi è sembrato di avere in mano un prodotto che per molti aspetti fosse inferiore. Sicuramente era una sensazione strana, non preventivata e che anzi mi ha lasciato non poco con l’amaro in bocca. Come vedremo, alcune sensazioni sono poi cambiate, ma ci è voluto del tempo sebbene ancora oggi, per alcuni aspetti, preferisca il “vecchio” Pixel 6a.
Dal punto di vista estetico, si vede il lavoro di Google che già era stato “anticipato” con i Pixel 7. Anche il modello economico quindi riprende le linee, i dettagli e le peculiarità degli smartphone di punta del 2022. Si è quindi svecchiato quel concetto “industriale” ma iconico che tutti i Pixel 6 avevano. Sicuramente più bello ma meno riconoscibile a mio avviso. Lo trovo sicuramente molto più affine al mercato, ma meno di impatto come il precedente layout
Le novità sostanziali, riassunte in breve, rispetto al modello precedente sono: il nuovo processore Tensor G2, la ricarica wireless, il nuovo sensore fotografico principale da 64 megapixel (una novità assoluta per Google) ed il display a 90Hz.
Diciamo che questa review potrebbe essere divisa in due differenti periodi: pre Pixel Feature Drop di giugno 2023 e post Pixel Feature Drop
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Pre-giugno
Il telefono fino a quel momento era un prodotto in fase embrionale. Come dicevo arrivavo fresco fresco dal Pixel 6a che ormai era un prodotto assodato, concreto e soprattutto molto maturo. Google aveva nel tempo aggiornato il dispositivo rendendolo un must per il mercato tant’è che negli ultimi 2⁄3 mesi il suo apprezzamento è stato notevole al punto tale che spesso non era più reperibile sul mercato. Per cui mi aspettavo una sorta di evoluzione, un passo in avanti sotto tanti punti di vista. Invece a primo impatto ero quasi deluso da questo Pixel 7a. Non mi dava le stesse sensazioni. Non mi dava lo stesso feedback sia in mano, come riportato, ma nemmeno nell’uso quotidiano. Io avevo una sola e grande richiesta (e conferma in questo caso): la fotocamera. Qui paradossalmente eravamo addirittura indietro rispetto al Pixel 6a. Nella mia testa però mi ero detto che questa era una fase di attesa e che, come per tutti i Pixel, avrei dovuto solamente attendere. Così fu.
Post-giugno
Arriva il primo update e cambia totalmente il telefono. Non sto scherzando, credetemi. Questo era il Pixel che volevo. Batteria notevolmente migliorata. Non stiamo parlando di un battery phone, ma ora la giornata la coprite senza problemi. Inoltre la scarica in stand-by è praticamente pari allo 0. Per darvi un’idea durante la notte perde, in 6⁄7 ore circa, il 2%. Prestazioni ancora più fluide, sebbene non fossero già male in precedenza ho notato una maggiore “burrosità” in tutto il sistema. Ma signori la fotocamera… Google ci è riuscita di nuovo. Decisamente sistemata. Ora il nuovo sensore da 64 megapixel sicuramente dice la sua. Vi lascio qui sotto alcun scatti che ho realizzato.
Altre considerazioni
Rispetto ai 340⁄350 euro con cui si prende nuovo il Pixel 6a, qui c’è un incremento di prezzo. Il listino è di 509 euro, ma io non mi sono fatto sfuggire la promozione iniziale in cui erano incluse le Buds-A. Ok sono delle cuffie normalissime, ma volevo avere l’ecosistema “completo” perchè tanto so che ne avrei comprate un paio, mi conosco. Ci sono comunque circa 150 euro in più rispetto al vecchio modello, soldi che mi hanno fatto guadagnare sulla carta le novità citate in apertura. Ne vale la pena? Per il mio utilizzo si, per il 99% delle persone no. A quel punto, oggi come oggi, conviene ancora una volta optare per il Pixel 6a, minima spesa e massima resa. Le prestazioni pure sono allineate, così come la gestione della fotocamera oggi. Il sistema operativo non differisce in alcun aspetto e per ora Google non ha ancora limitato il vecchio modello. Chiaro è che avrà meno longevità, ma parliamo di supporto ancora per anni, non mesi. Non sto bocciando il Pixel 7a capitemi, solo che la concorrenza Google la ha in casa. Se invece cambio la prospettiva vi dico che il modello 2023 della linea “a” di Google sarà sicuramente molto più longevo dei precedenti modelli. Mi riferisco non solo al supporto software, ma alla completezza del prodotto in generale. Inoltre il mio sguardo è quello di un utente che lo usa come smartphone aggiuntivo insieme al suo iPhone. Attenzione, non secondario, ma aggiuntivo per tanto li pongo sullo stesso livello di utilizzo e di gestione.
Per me, il Google Pixel 7a è un punto di svolta nell’ecosistema di Google. È e sarà quel prodotto che cambierà la line-up nel bene o nel male.