Un anno con Substack
È passato un anno da quando ho deciso di riprendere in mano un mezzo blog qui su Substack.
Sono passati esattamente 12 mesi da quando mi sono messo a lavorare secco su questo blog su Substack. Contestualmente ho deciso di sparire dalla Rete con il mio nome e cognome, scelta migliore non l'avrei mai potuta fare. Ho dato il via all'anonimato, eliminando quella presenza in Rete che può diventare fastidiosa se non usata con parsimonia negli anni.
Parto sempre nell'essere molto franco: non è più un lavoro per me ma una pura e semplice passione oltre che un diario di ricordi, pensieri e dettagli. Da qui l’idea di essere sgrammaticato, senza tante idee costanti, programmazione e via dicendo.
Non volevo creare il classico blog su Wordpress perché:
Wordpress è passato;
La manutenzione che ne sta dietro è qualcosa di incredibile;
Volevo una newsletter.
Dopo tante sperimentazioni, prove e configurazioni, alla fine ho trovato il risultato migliore qui su Substack. Ho comprato il mio dominio, ho installato il tutto, configurato la posta, i redirect e messo online. Template semplice, veloce e molto pratico. Niente fronzoli, ma dritto al sodo. All’atto pratico la parte di configurazione e sistemazione del blog e della newsletter mi avrà portato via circa un paio di ore, niente di più. Provate ad avere lo stesso risultato con Wordpress, sicuramente.
Bilancio dopo un anno
Problemi? 0. Nessuna manutenzione, nessun dettaglio da dover sistemare ogni volta. Mi sono potuto concentrare costantemente su ciò che volevo: scrivere, mettere a terra i miei pensieri e basta. Su questo Substack ha fatto pianamente centro con me. Ne sono pienamente soddisfatto, ne sono contento e tornassi indietro scegliere di nuovo questa base per la mia operatività online.
L’indicizzazione non è il massimo, su questo ne sono ormai conscio. Però posso dirvi? Pace, mi interessa ma fino ad un certo punto sono molto più contento dei dialoghi costruttivi che possiamo creare fra di noi in privato piuttosto che veder crescere dei numeri.
Questa newsletter è stata interamente scritta dal mio MacBook Air M1.
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