Come iniziare ad investire nel 2024: step 4
Ho piano piano ripreso possesso delle mie finanze negli ultimi 6/7 mesi ora pensiamo al nostro futuro post lavoro: il fondo pensione.
A Gennaio del 2024 ho tirato una riga importante su tanti aspetti della mia vita. Fino ad oggi abbiamo visto come risparmiare, come azzerare i costi e come creare un fondo di emergenza. Oggi vediamo più da vicino il fondo pensione, un prodotto a cui tengo molto e che personalmente trovo estremamente utile specie nel lungo periodo.
Step 4: scegliere il fondo pensione:
Prima di tutto però partiamo da che cosa è e un fondo pensione.
Un fondo pensione è uno strumento di risparmio a lungo termine che consente ai lavoratori di accumulare capitale da utilizzare durante la pensione. Questi fondi raccolgono contributi periodici dal lavoratore e/o dal datore di lavoro, che vengono poi investiti in vari strumenti finanziari come azioni, obbligazioni e immobili a seconda del comparto scelto. L’obiettivo finale è quello di ottenere una crescita del capitale nel tempo.
I fondi pensione rappresentano una soluzione efficace eventualmente per integrare la pensione pubblica, permettendo ai lavoratori di mantenere un tenore di vita adeguato anche dopo l’uscita dal mondo del lavoro. La scelta di un fondo pensione richiede attenzione alle proprie esigenze di risparmio e alla valutazione dei costi e dei rendimenti offerti dalle diverse opzioni disponibili.
Tipologie di Fondi Pensione
Fondi pensione aperti: Accessibili a tutti, gestiti da banche, assicurazioni e società di gestione del risparmio (SGR).
Fondi pensione chiusi: Riservati a specifiche categorie professionali, spesso previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro.
Vantaggi Fiscali dei Fondi Pensione
I fondi pensione offrono diversi vantaggi e incentivi fiscali che li rendono un’opzione interessante per il risparmio previdenziale.
Deduzione fiscale: I contributi versati al fondo pensione sono deducibili dal reddito imponibile fino a un massimo di 5.164,57 euro all'anno. Questo significa che si riduce l'importo sul quale vengono calcolate le imposte, ottenendo un risparmio fiscale immediato.
Rendimenti tassati in modo agevolato: I rendimenti generati dagli investimenti effettuati dal fondo pensione sono soggetti a una tassazione agevolata rispetto ad altre forme di investimento. Attualmente, l'aliquota è del 20%, inferiore rispetto a quella applicata sui redditi da capitale standard, che può arrivare al 26%.
Tassazione agevolata al momento della prestazione: Quando il fondo pensione viene riscattato (al raggiungimento della pensione o in caso di eventi previsti dalla legge), la parte del capitale accumulato derivante dai contributi versati viene tassata con un’aliquota ridotta, che può andare dal 15% al 9%, a seconda della durata della partecipazione al fondo. Questa aliquota diminuisce dello 0,3% ogni anno successivo al quindicesimo anno di partecipazione, fino a un minimo del 9%. Quindi avete dei figli? Apritegli il prima possibile questi fondi così investite delle somme , in caso di riscatto, tassate ai loro 20 anni veramente veramente poco 😊
Benefici per il datore di lavoro: Anche il datore di lavoro può godere di vantaggi fiscali quando versa contributi al fondo pensione per conto dei propri dipendenti, poiché tali contributi sono deducibili ai fini IRES (Imposta sul Reddito delle Società).
Riscatto del Fondo Pensione
Il riscatto di un fondo pensione si riferisce alla possibilità di prelevare, parzialmente o totalmente, il capitale accumulato prima del raggiungimento dell'età pensionabile o in occasione della pensione stessa. Le condizioni per il riscatto variano, includendo situazioni come la disoccupazione prolungata (oltre 48 mesi), l'invalidità permanente, o in caso di decesso dell'iscritto (in favore dei beneficiari). La tassazione applicata al riscatto dipende dal tipo di prestazione (anticipata o alla pensione) e dalla durata dell’adesione al fondo.
Riscatto Totale: consente di prelevare l'intero capitale accumulato. È possibile in caso di eventi gravi come invalidità permanente, morte, o disoccupazione prolungata oltre 48 mesi;
Riscatto Parziale: permette di prelevare una parte del capitale, generalmente in caso di cessazione dell'attività lavorativa o in caso di disoccupazione tra i 12 e i 48 mesi.
Oltre al riscatto, è possibile richiedere un’anticipazione del capitale, che può avvenire per motivi specifici:
Acquisto o ristrutturazione della prima casa: fino al 75% del capitale accumulato;
Spese sanitarie: per gravi motivi di salute, fino al 75%;
Altri motivi: come esigenze familiari o personali, fino al 30%.
La tassazione sul riscatto dipende dalla durata di partecipazione al fondo e dalla causa del riscatto. In caso di riscatto per disoccupazione o altre cause previste, l'aliquota è generalmente più bassa rispetto ad altre forme di risparmio. L'aliquota massima è del 15%, che si riduce dello 0,3% per ogni anno successivo al quindicesimo anno di adesione, fino a un minimo del 9%.
La tassazione applicata alle anticipazioni del fondo pensione dipende dal motivo della richiesta:
Acquisto o ristrutturazione della prima casa: l’anticipazione è tassata al 23%;
Spese sanitarie: l’anticipazione è tassata al 15%, con una possibile riduzione dello 0,3% per ogni anno di adesione successivo al quindicesimo anno, fino a un minimo del 9%;
Altri motivi: l’anticipazione è tassata al 23%.
La tassazione sulle anticipazioni del fondo pensione viene applicata esclusivamente sul capitale erogato e non sui rendimenti. Quindi, quando richiedi un'anticipazione (ad esempio per l'acquisto della prima casa o per spese sanitarie), l'aliquota d'imposta si applica sull'importo prelevato dal fondo, che include sia i contributi versati sia i rendimenti maturati, ma l'aliquota fiscale riguarda l'intero capitale ritirato.
Rendita
L'erogazione della rendita di un fondo pensione avviene generalmente al raggiungimento dell'età pensionabile e può essere fatta in diverse forme:
Rendita Vitalizia: Una somma erogata periodicamente per tutta la vita del beneficiario.
Rendita Temporanea: Una somma erogata fino a un termine stabilito, ad esempio fino a un certo numero di anni.
Rendita Reversibile: La rendita continua a essere erogata a un beneficiario (come il coniuge) dopo la morte dell’iscritto.
Modalità di Erogazione:
Frazionata: Il capitale accumulato viene convertito in una rendita mensile o annuale.
Capitale e Rendita: Una parte del capitale può essere erogata in forma di capitale (massimo il 50%), e il resto come rendita.
Chiaramente il vantaggio è nell’attivare sin da subito le clausole di riscatto. Con tutto il bene che vi possa volere, diciamo che statisticamente i fondi pensione calcolano una durata media della vita fino a 90 anni circa. Io sincero non penso di arrivarci. Per cui meglio il 50% subito come parziale con le relative regole di tassazione già viste. Volete invece ricevere il 100% di quanto versato? Si può ma c’è un calcolo tutto particolare, ovvero se sul 70% del controvalore del capitale accumulato sul fondo pensione si genera una rendita che risulta inferiore al 50% dell’assegno sociale.
Consiglio? Aprire più fondi, semplice.
Normativa di Riferimento
In Italia, i fondi pensione sono regolati dal Decreto Legislativo 252/2005, che stabilisce le modalità di adesione, gestione e liquidazione dei fondi pensione, nonché i vantaggi fiscali associati. La vigilanza è affidata alla COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione), che garantisce trasparenza e tutela dei diritti degli aderenti.
Quale fondo pensione aprire?
In questo nostro “viaggio” ne prendiamo solamente due come riferimento, i più classici e diffusi:
Premetto che li ho entrambi. Uno per me ed uno per mio figlio.
Da QUI potrete vedere tutte le comparative dei singoli fondi pensione per farvi una vostra idea in merito.
Amundi SecondaPensione offre diversi comparti con costi di gestione annuali variabili. Ad esempio, il comparto Prudente ha un costo di gestione del 0,60%, mentre il comparto Espansione arriva a un 0,80%. A questi sommiamo una fee annuale, presa al 31/12 di ogni anno, di 15 euro.
Allianz Insieme presenta un costo gestionale leggermente superiore in alcuni casi come ad esempio per il comparto azionario intorno allo 0,80%. Qui non abbiamo costi annuali fissi.
Sulla carta sembrerebbe vincere Allianz, ma nelle simulazioni di lungo periodo i due fondi hanno performance pressoché identiche. Inoltre Allianz Insieme va aperto solo in una filiale ed essendo un prodotto un po’ particolare e senza tanto interesse di guadagno, diciamo che non tutte le agenzie ve lo aprono con comodità. Amundi SecondaPensione invece lo aprite online con lo SPID in pochi click.
Ho semplificato e portato sulla base del mio uso anche i relativi costi. Al momento sono impostato come “100% azionario” io, anche se sappiamo che non è propriamente così. Per Amundi siamo circa un 80/20 mentre Allianz dovrebbe essere un 94/6. Per me dopo i 40 anni iniziamo a bilanciare verso un 70/30 per poi a 50 anni passare ad un 50/50 e via scalando. Per mio figlio, ora come ora, è inutile guardare qualsiasi altra cosa rispetto ad un full azionario, o così chiamato come tale.
Consiglio finale? Una volta scelto il vostro comparto di riferimento, attivare l’SDD con l’addebito diretto in conto. Prendete la cifra che volete mettere da parte e ve la scordate. In questo modo fra 15/20 anni ne riparliamo, sperando in ottime performance. Il nostro quarto step è completo. Chiaramente è un vantaggio, il fondo pensione, per tutti coloro che sono dipendenti specie per via dello sgravio fiscale dei 5164 euro. Per i titolari di partita iva cadono le deduzioni e dovete valutare voi, in base al vostro potenziale uso, se ne può valere la pena o meno.
Puntate precedenti:
Step 1: risparmiare.
Step 2: azzerare i costi.
Step 3: creare il fondo di emergenza.
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