Come iniziare ad investire nel 2024: step 5 il PAC
Passaggio numero 5 della nostra guida in cui ora costruiamo il nostro PAC.
A Gennaio del 2024 ho tirato una riga importante su tanti aspetti della mia vita. Fino ad oggi abbiamo visto come risparmiare, come azzerare i costi, come creare un fondo di emergenza ed iniziare ad avere un fondo pensione.
Step 5: creare il PAC
Anche qui, prima di tutto partiamo dal capire che cosa è un PAC, acronimo di Piano di Accumulo del Capitale.
Un PAC è un programma di investimento che consente di accumulare capitale nel tempo attraverso versamenti periodici, che possono essere mensili, trimestrali o anche annuali. In altre parole, anziché investire una somma elevata tutta in una volta, con un PAC si investe una piccola somma regolare nel tempo. Questo metodo di investimento è particolarmente utile per chi vuole iniziare a investire senza dover disporre immediatamente di grandi cifre.
Il suo funzionamento è piuttosto semplice. Una volta scelto il fondo comune d'investimento o l'ETF (Exchange Traded Fund) su cui puntare, l'investitore decide la somma da versare periodicamente. Ogni versamento acquistato aumenta gradualmente la quantità di quote del fondo o ETF selezionato.
Uno degli aspetti interessanti del PAC è la possibilità di sfruttare l'effetto della mediazione del costo permettendo così di bilanciare il nostro prezzo medio di carico (PMC). Poiché gli acquisti vengono effettuati a intervalli regolari, l'investitore comprerà quote a prezzi diversi nel tempo: a volte più alti, a volte più bassi. Questo consente di ridurre il rischio di entrare sul mercato in un momento sfavorevole e, nel lungo periodo, di beneficiare della media dei prezzi, mitigando gli effetti della volatilità.
Vantaggi del PAC
Accessibilità: Permette di iniziare a investire con somme modeste.
Disciplina e costanza: Impone un approccio disciplinato, con versamenti regolari che aiutano a mantenere un piano d'investimento a lungo termine.
Diversificazione: Spesso i PAC sono legati a fondi o ETF che offrono una buona diversificazione tra diversi asset e mercati.
Flessibilità: È possibile modificare l'importo dei versamenti o interrompere il piano in qualsiasi momento.
Svantaggi del PAC
Costi: Alcuni PAC prevedono commissioni di ingresso, di gestione o di uscita, che possono erodere i rendimenti.
Rendimento non garantito: Come tutti gli investimenti, anche quelli in un PAC sono soggetti al rischio di mercato. Non c'è alcuna garanzia che il capitale investito cresca nel tempo.
Vincolo di liquidità: Sebbene sia possibile interrompere i versamenti, il capitale accumulato potrebbe non essere immediatamente disponibile in caso di necessità.
Il PAC rappresenta un'ottima soluzione per chi vuole iniziare a investire in modo graduale, senza dover disporre immediatamente di grandi somme di denaro. Grazie alla sua flessibilità e alla possibilità di ridurre il rischio di volatilità, è uno strumento ideale per chi ha obiettivi di lungo termine e desidera costruire il proprio capitale nel tempo.
Quanto investire
Sta a voi. Se avete seguito questo “viaggio” abbiamo già messo da parte il fondo di emergenza, abbiamo messo in piedi un fondo pensione ma, soprattutto ed all’inizio, abbiamo iniziato a risparmiare e fare budget. Quindi in base a tutti questi vostri calcoli con il vostro Excel sapete voi quanto potete mettere da parte e quanto vorreste investire.
Fate una distinzione.
Secondo me, sotto i 100 euro al mese conviene tenerli in un salvadanaio e poi fare un singolo acquisto. Mettete insieme almeno 300 per acquistare le relative quote, che vediamo poi dopo.
Fra i 200 ed i 400 euro al mese, potete valutare anche l’acquisto mensile ma io andrei almeno trimestralmente per le commissioni.
Sopra i 400 euro vi meritate solo un applauso e tanta invidia da parte mia 😊 No scherzo, si può tranquillamente anche qui andare mensilmente sul mercato.
Il broker
Qui dobbiamo fare una grande distinzione: automatizzato o manuale.
Nel primo caso vi sono tutta una serie di servizi e/o di broker che vi permettono di automatizzare questa operazione con degli addebiti in conto corrente e relativi acquisti di mese in mese. Vi sono varie soluzioni da Directa a Scalable, ognuno di questi ha delle sue condizioni economiche. Chiaramente se potete e volete, evitate tutto ciò che è attivo e che di conseguenza si prende dei costi, da tenere poi a bilancio, oltre alle commissioni di acquisto su ciò che abbiamo scelto.
La seconda opzione, quella che preferisco io e che penso sia migliore per tanti aspetti è quella di acquistare il tutto in manuale tramite il vostro deposito amministrato. Contattate la vostra banca, vi aprite il deposito e partite con gli acquisti in remoto senza alcun problema. Valutate bene le condizioni economiche che vi vengono offerte. In questo caso non devo fare altro che scegliere la mia strategia. Capite bene se andare sui 3 o 6 mesi, non comprate tutti i mesi a meno che non abbiate delle commissioni pari a 0 praticamente. Lì l’acquisto mensile ci sta, altrimenti chiaramente il nostro intento è quello di mitigare e ridurre l’impatto sull’acquisto. Quindi trimestralmente, che è la mia scelta attuale, vado ad abbattere parte delle commissioni. Se invece vi sentite più sicuro e meno spendaccioni anche ogni sei mesi è un’opzione.
Cosa comprare
Posso essere sincero? Ci sono tante opzioni, ma alla fine qui la scelta migliore è quella di comprare un buon ETF diversificato e via. Ne avevo parlato qui. Ribadisco un indice come l’SWDA è la scelta migliore anche per chi è totalmente ignorante in materia. Hai tutto già dentro e/o nel caso ribilancia in automatico senza che tu debba fare realmente niente di operativo.
In questo tipo di investimento chiaramente scegliete un ETF ad accumulazione. Non vi interessano i dividendi ora come ora, anche perché ci paghereste il 26% di tasse su ogni erogazione. Lasciate tutto lì nel suo montante e non ci pensate più.
Scegliete voi il vostro ETF in base alla vostra propensione al rischio ed alla vostra idea di investimento.
Mi raccomando occhio come sempre al KID per dare un occhi hai costi ed alla composizione.
Importante da sapere e ricordare, visto che parliamo di costi, è che sugli ETF detenuti su un conto titoli è prevista un'imposta di bollo annuale dello 0,2% sul valore complessivo degli investimenti.
Simulazione ETF
Grazie al mitico e fantastico JustETF potete simulare voi.
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Bello il grafico eh 😊
Quando disinvestire
La risposta è MAI.
Scherzi a parte chiaramente dove capire e valutare voi. Con un PAC l’orizzonte di investimento è di almeno 18/20 anni. Almeno. Su quell’orizzonte di tempo andiamo a:
Combattere l’inflazione;
Incrementare il nostro capitale.
Tassazione
Le plusvalenze (guadagni derivanti dalla vendita dell'ETF a un prezzo superiore a quello di acquisto) sono tassate con un'aliquota del 26%.
Se si ha una minusvalenza (perdita) derivante dalla vendita di un ETF, questa può essere compensata con plusvalenze future entro un periodo di 4 anni.
Alla fine di questo passaggio cosa abbiamo compreso? Che sicuramente è importante investire per combattere l’inflazione e non lasciare i nostri soldi fermi sul conto corrente. Poi che un PAC su un semplice ETF è facilissimo da creare anche in autonomia senza dover andare a fare chissà quale operazione particolare e/o magheggio strano per cui ci vogliano 7 lauree ad Harvard.
Chiaramente questo step numero 5 è legato ai quei risparmi che abbiamo in più che vogliamo far lavorare al posto nostro. Quella cifra che ci permette di vivere comunque e che magari in un secondo momento andrà a permetterci una rendita pre-pensionamento.
Puntate precedenti:
Step 1: risparmiare.
Step 2: azzerare i costi.
Step 3: creare il fondo di emergenza.
Step 4: il fondo pensione.
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